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noi, il romanticismo, l’abbiamo disintegrato

[Ruphus & Sarlavia]

il mio Minicaliffo ha fatto la cacca!

[Raffaele Goj]

le città principali dell’orografia sono il Piemonte

[bambino della Val di Fiemme]

è dura. molto dura

[Squallor]

alza il braccio che si sleccazzo l’ascella

[G. Cattoi, alla supplente di ginnastica]

arbeit macht frei

[Theodor Eicke, per Auschwitz ed altri]

sono fatta così! sono fantastica!

[Sarlavia]

non sono io il razzista, è lui che è un terrone

[classica]

continuiamo così, facciamoci del male

[Riccardo Cramarossa, via Michele Apicella]

quell’altro? sarà in India, in un kibbutz, a farsi crescere i rasta sotto le unghie dei piedi

[Frans]

centodiciotto: numero che viene dopo il centodiciassette e prima del centodiciannove

[Wikipedia, ‘sti cazzi]

hai mille lire?

[la pazza del cappuccino]

la me mama la me g’ha dit che g’ho i oci da mato. e mi l’ho copada

[Giangi]

sono pazzi questi romani

[Asterix]

serve un uomo per stanotte?

[Enrico ‘Pacciani’]

io sono il re / e cago sul bidè

[the Ficient]

io lo odio, il lunedí

[Settimana Enigmistica]

you talkin’ to me?

[Robert De Niro]


no ghe n’è banane for del frigo

[Sarlavia]

me pias el te col rum / patate e cevingùm
ma quel che pù me pias / l’è la petola dal nas

[Roberto Bernardis]

argomenti

hanno detto

valesta su dodici
gra su ottantotto
ruphus su ventitré
Reumo su ventitré
ippaso su centotrenta

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